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Cronos è una figura misteriosa e solitaria che si identifica con il luogo in cui vive: un castello situato in un parco circondato da un muro. In un'atmosfera fiabesca, tante sono le allegorie che animano questa narrazione: l'acqua che sgorga all'improvviso dalle fondamenta e si dirama in quattro direzioni, il muro che si rompe in corrispondenza dei quattro punti cardinali, il vento che spingerà una comunità a trovare rifugio in quel luogo sono solo alcuni esempi. Attraverso il viaggio avventuroso del Girovago con il Figlio del Fabbro raccontato con una ricca fantasia, il lettore si può riconoscere nel percorso, comune a tutti gli uomini, di conoscenza di sé e di formazione dell'identità. Gli eventi si intrecciano con le paure e i sogni, con i vissuti affettivi e i desideri profondi. Insieme riusciranno a dare un nome a quel "sogno di una cosa" che da sempre rende irrequieto l'animo dell'uomo e lo spinge a sfidare l'ignoto. Possiamo chiamarlo utopia? Basta andare oltre il muro...